Intelligenza Artificiale (IA) Musica e Musicoterapia 

31.05.2023

Riflessioni Etiche e Dilemmi Collettivi

Articolo Blog curato da Simone Rizzardi (musicoterapeuta) fonti in fondo alla pagina*


✪ L'intelligenza ARTIFICIALE (IA) suscita domande fondamentali che oscillano tra la Fascinazione per il potenziale trasformativo e l'ansia per l'imperscrutabilità del suo impatto.

Da un lato, la IA promette una nuova alba di Efficienza, permettendo una razionalizzazione mai vista prima, liberando l'uomo da lavori ripetitivi e permettendo uno spazio senza precedenti per l'innovazione creativa. 

Tuttavia, dall'altro, suscita Preoccupazioni legittime sulla disintermediazione dell'umanità e sulla possibilità di un futuro in cui la tecnologia sovrasti il suo creatore.

Queste paure, a mio avviso, non sono solo la manifestazione di un ansiogeno scenario di Fantascienza, ma il riflesso di un SENTIMENTO più profondo: l'angoscia dell'uomo di fronte all'ignoto. 

La IA, nella sua impenetrabilità, è un simbolo del nostro confronto con l'ignoto, con l'inconoscibile. Questa angoscia è accentuata dalla Percezione dell'IA come un'esternalità Imparziale e fredda, slegata dai vincoli della nostra condizione umana e dalle nostre esperienze vissute.

È qui che L'etica entra in gioco. 

L'etica, infatti, non è solo un insieme di regole prescrittive, ma è anche un modo di esplorare e Comprendere il nostro posto nel mondo. L'etica nell'IA, quindi, non dovrebbe limitarsi alla formulazione di linee guida per un "uso responsabile" della tecnologia. Piuttosto, dovrebbe cercare di dare un Senso al nostro rapporto con essa, alla nostra coesistenza con una entità che ci sfugge in molte sue dimensioni.

Questo richiede un Ripensamento della nostra posizione rispetto alla IA. 

Non dobbiamo solo domandarci "cosa può fare l'IA per noi?", ma anche "che tipo di esseri umani diventeremo in Relazione alla IA?"

Queste domande richiedono una riflessione profonda non solo sulla Tecnologia, ma anche sul nostro modo di essere nel mondo, sulla nostra umanità.

L'etica Nell'intelligenza Artificiale, quindi, non dovrebbe limitarsi a una reazione alle innovazioni tecnologiche. Dovrebbe essere un processo proattivo di comprensione e di costruzione di un futuro in cui L'umanità e l'IA possano coesistere in un modo che rispetti la nostra umanità e i nostri valori fondamentali.

Le Simbiosi Sonore: Intelligenza Artificiale, Musica e Musicoterapia

L'applicazione dell'intelligenza Artificiale nel campo della Musica e della Musicoterapia offre nuove possibilità, ma impone anche riflessioni etiche e filosofiche supplementari. 

Le tecniche di apprendimento automatico possono già Comporre musiche, imitando stili musicali, generando melodie originali, creando testi a partire da parole\ frasi chiave, o creando brani Musicali basati su singole celle melodiche, armoniche o ritmiche . (nei link in fondo troverai 6 app per sperimentare...)

Queste creazioni artificiali sfidano la nostra concezione tradizionale di Creatività e originalità. Come rispondiamo quando una Macchina imita la creatività umana? È questa una minaccia alla nostra Unicità o un'estensione delle nostre capacità?

✪ Più specificamente, nel campo della musicoterapia, l'IA ha il potere di personalizzare terapie musicali, adattando le tracce sonore alle esigenze individuali dei pazienti. Tuttavia, l'uso dell'IA in un ambito così delicato come la Salute mentale solleva questioni etiche significative. 

La musicoterapia è un'interazione profondamente umana, basata sulla relazione tra Terapeuta e paziente. Come affrontiamo l'introduzione di un agente non umano in questo contesto?


Queste questioni ci richiamano alle considerazioni precedenti: l'IA ci pone di fronte alla sfida di riconsiderare la nostra Posizione nel mondo e il significato dell'umanità. In questo caso, ci chiede di riflettere su cosa significhi creare Musica e curare attraverso essa.

L'etica nell'applicazione dell'IA nella musica e nella Musicoterapia, quindi, non deve solo affrontare questioni pratiche, come la privacy dei dati e l'equità nell'accesso alla Tecnologia

Deve anche navigare nel territorio più complicato delle nostre esperienze Vissute e delle nostre paure.

Il dialogo tra l'IA e il campo Musicale ci offre un esempio particolarmente illuminante delle sfide e delle opportunità che l'IA porta con sé. È solo attraverso un'attenta Riflessione e un approccio etico che possiamo assicurarci che la musica dell'IA risuoni in armonia con i valori e le aspirazioni umane.

✪ Ho scelto di scrivere questo articolo non casualmente, ma piuttosto, basandomi su una Consapevolezza informata delle ricerche attuali nel campo dell'intelligenza artificiale e della Musicoterapia. (troverai i link in fondo all'articolo)

✪ Mi sono avvalso della preziosa prospettiva del Prof. Rainer Mühlhoff, professore di filosofia all'Università di Scienze Cognitive Osnabrück, in Germania, a capo del gruppo di ricerca etica e di teorie critiche Dell'intelligenza Artificiale .

La sua Acuta analisi ha illuminato e arricchito significativamente la mia comprensione di questi temi Complessi.

CONOSCI

musicoterapiaViva.it?

Cosa Studiano nel team del Prof. Rainer Mühlhoff?

Lavorano sulla Filosofia critica contemporanea del digitale, impegnandosi con ciò che è socialmente e politicamente in gioco nella Trasformazione guidata dall'intelligenza artificiale delle nostre società. L'approccio che hanno scelto integra etica, critica, filosofia sociale, Filosofia della Tecnologia e studi sui media dell'IA. 

La comprensione del termine "etica" è ampia e di solito include un Focus sulle strutture di potere e sfruttamento. 

Nel loro approccio interdisciplinare, l'etica assume la forma di critica sociale, critica del capitalismo digitale e\o critica della Soggettività nel mondo digitale.

Ma cos'è L'intelligenza artificiale?

Il sito Dell'università di Osnabrück la definisce cosi: 'è la disciplina scientifica che studia lo sviluppo di modelli computazionali per abilità cognitive e comportamenti che solitamente chiamiamo intelligenti. Esempi di tali Abilità includono giocare, ragionare, comprendere il Linguaggio naturale, percepire scene complesse, giocare a calcio, agire in ambienti incerti ecc. 

Molti aspetti metodologici dell'IA sono presi in prestito dall'informatica, ma l'IA inventa costantemente nuovi metodi, algoritmi e Teorie formali .L'intelligenza artificiale ha un impatto significativo sull'economia e sulla società. È difficile immaginare un Mondo senza tecnologie AI utilizzate da aziende come Google, Facebook, IBM o Microsoft. 

Ma ancora più importante, i recenti sviluppi in aree come il cognitive computing, l'apprendimento automatico sui Big Data, il ragionamento e l'apprendimento neurale-Simbolico e la robotica produrranno ancora più servizi, strumenti e sistemi di supporto che cambieranno il nostro modo di vivere.

Esempi di questa evoluzione sono i sistemi di e-learning Intelligenti, la guida autonoma, le reti energetiche intelligenti, le abitazioni private intelligenti, i modelli di previsione nel settore della sanità pubblica e gli Assistenti intelligenti per molte situazioni, solo per citarne alcuni.

Il viaggio dell'IA è appena Iniziato e al momento c'è un numero enorme di problemi aperti che devono essere risolti per continuare questo viaggio con successo. 

Entrare nel campo dell'IA significa affrontare questi Problemi nella teoria e nella pratica e costruire interessanti applicazioni che rendano la nostra vita futura più facile e vivibile.

Rainer Mühlhoff distingue due Approcci etici sull'intelligenza artificiale. 

Il primo, l'etica delle macchine, si Interroga sull'agire etico delle macchine intelligenti autonome, inserite nella società umana e capaci di impattare su esseri umani e non solo. Queste macchine e i loro creatori sono i soggetti etici, e le questioni Principali ruotano intorno a come le macchine dovrebbero agire in situazioni etiche e su quali principi.

Il secondo Approccio, l'etica della Tecnologia, ha a che fare con l'etica dell'IA come una tecnologia specifica. Coinvolge coloro che creano, finanziano, implementano, e regolamentano le tecnologie. L'obiettivo è comprendere e intervenire sulle possibili conseguenze delle innovazioni tecnologiche.

Mühlhoff si concentra su quelle tecnologie di IA che hanno un impatto maggiore su società, politica ed economia, come i sistemi di previsione basati sui dati, il profilaggio algoritmico, il targeting basato sul comportamento, i metodi di classificazione basati sui dati, i sistemi di raccomandazione delle notizie, ecc.

Queste tecnologie sono spesso basate su metodi di apprendimento automatico che analizzano grandi quantità di dati per prevedere comportamenti o eventi futuri.

La congiunzione tra musica, terapia e intelligenza artificiale sta aprendo nuovi orizzonti nel campo del benessere e della cura. 

RIMANIAMO in Contatto. 

La Newsletter di MusicoterapiaViva è un costante Aggiornamento sul Mondo del Benessere Musicale 

 Ho analizzato 3 tipologie di impiego tratte da 3 ricerche specifiche sul campo fatte da ricercatori (lascio link in fondo)

1. Generazione di musica guidata dall'IA per il benessere mentale:

✪ Questo concetto si basa sulla creazione di melodie e brani musicali personalizzati tramite l'IA. Il software apprende le preferenze musicali dell'utente, la sua risposta emotiva alla musica e genera composizioni musicali personalizzate o playlist per favorire lo stato di benessere mentale. 

Sfruttando l'IA, si può creare un ambiente sonoro terapeutico adattato alle specifiche esigenze dell'individuo.

2. Uso dell'IA per la generazione di musica 'funzionale' per migliorare la salute mentale: L'IA può essere utilizzata per creare musica che serve uno scopo specifico, come aiutare a concentrarsi, a rilassarsi o a dormire.

✪ La musica funzionale viene generata dall'IA in base alle necessità del momento e all'utente, migliorando così la salute mentale attraverso l'ascolto attivo. 

Questa metodologia può essere particolarmente utile per persone che stanno affrontando sfide legate alla salute mentale, come lo stress o l'ansia.

3. Sviluppo di una terapia digitale basata sulla musica per gestire i sintomi neuropsichiatrici della demenza:

✪ Questo approccio integra la musica, la terapia e la tecnologia per creare un intervento digitale efficace. L'IA può personalizzare la terapia musicale sulla base del paziente e dei suoi sintomi, e quindi, monitorare l'effetto della musica sul comportamento e le funzioni cognitive della persona affetta da demenza. 

Questo può aiutare a gestire i sintomi neuropsichiatrici associati a queste condizioni, come agitazione, ansia e disturbi del sonno. [la ricerca ad un certo punto dice: C'è un crescente bisogno di metodi di supporto facilmente scalabili per i pazienti affetti da demenza, i loro caregiver e il sistema sanitario

✪ Le terapie digitali (DTx) sono una soluzione promettente, con un focus predominante sulla stimolazione cognitiva, come la terapia della reminiscenza o il trascinamento delle onde cerebrali, con lo scopo di rallentare il declino cognitivo. 

Tuttavia, si ritiene necessario indirizzare anche gli esiti non cognitivi, che potrebbero migliorare il benessere dei pazienti e dei caregiver e ridurre i costi sanitari. 

Per rispondere a questo bisogno, il team sta sviluppando un DTx basato sulla musica (vedi il sito per scoprire di più https://www.lucidtherapeutics.com), sfruttando l'IA per mitigare l'ansia. 

Anche se la musica è riconosciuta anedotticamente come benefica nella demenza, la ricerca empirica è ancora in fase iniziale e tende a concentrarsi sugli esiti cognitivi. 

Per valutare meglio l'impatto di un DTx musicale su esiti cognitivi e non, il team ha avviato un percorso di sviluppo intervistando esperti nel campo.

Interessante il punto della ricerca in cui si enuncia:

"Il DTx basato sulla musica non intende diminuire o sostituire il beneficio che i 'musictherapists' qualificati possono avere nelle sessioni di musicoterapia sia di gruppo che individuali.

Non può aumentare o alterare il beneficio che i pazienti ricevono dalla "relazione" terapeutica che risulta dal co-impegno di interventi musicali sia recettivi che attivi.

Può, tuttavia, aumentare le opportunità per i caregiver di tutti i tipi di far progredire la relazione terapeutica venendo a conoscere i loro pazienti in modi nuovi. 

Infine, gli interventi digitali che acquisiscono dati fisiologici continui che riflettono l'esperienza del paziente con la musica (p. es., variabilità della frequenza cardiaca, pupillometria) possono fornire agli operatori sanitari un livello di comprensione della risposta alla musica che non sarebbe altrimenti possibile."

Nella nostra indagine su come l'intelligenza artificiale si incrocia con il mondo della musica e della musicoterapia, è cruciale sottolineare l'irrinunciabile ruolo del musicoterapeuta

Questi professionisti, formati per comprendere la complessità delle risposte umane alla musica, offrono un contributo inestimabile attraverso la loro pratica clinica.

La musicoterapia attiva (come quella recettiva) è un processo dinamico che coinvolge la relazione, il dialogo sonoro, l'empatia, il rispecchiamento sonoro e l'improvvisazione musicale. Questi concetti fondamentali sono il cuore pulsante della musicoterapia e di come essa funge da ponte tra individui, cultura, ed espressioni emotive.

Nel contesto del dialogo sonoro, il musicoterapeuta crea un ambiente sicuro in cui il paziente può esprimersi liberamente. 

Questo tipo di comunicazione non verbale permette una connessione profonda che può portare alla rivelazione di vissuti interni ed esperienze emotive. L'empatia e il rispecchiamento sonoro danno risonanza a queste espressioni, rafforzando il senso di ascolto e comprensione reciproca.

L'improvvisazione musicale, come pratica centrale, incoraggia la creatività, la spontaneità e l'adattabilità. Questi elementi contribuiscono a creare un'esperienza terapeutica unica e personalizzata.

✪ L'intelligenza artificiale ha un potenziale enorme nel campo della musica e della musicoterapia. Tuttavia, si deve ricordare che la tecnologia è un potente strumento la cui funzione dovrebbe essere quella di migliorare, ampliare ed elevare il lavoro del musicoterapeuta, non di sostituirlo. In questa prospettiva, l'IA può essere vista come un assistente digitale, uno strumento di supporto che può aiutare il musicoterapeuta a raggiungere i suoi obiettivi terapeutici in maniera più efficiente.


Di fronte a ogni novità o trasformazione socio-tecnologica (occhio che Ai nelle sue svariate forme è già da un bel po' che circola), esistono fondamentalmente tre atteggiamenti che possiamo adottare. 

Il primo è quello dell'accettazione incondizionata, dove accogliamo l'innovazione senza riserve o interrogativi. 

Il secondo atteggiamento è quello dello scetticismo o della resistenza, nel quale vediamo solo i rischi o le sfide associate all'innovazione, spesso temendo che possa alterare lo status quo o portare a conseguenze non intenzionali. 

Il terzo approccio è quello dell'indagine critica e dell'apprendimento continuo. In questa posizione, cercare di capire appieno l'innovazione, valutare sia le sue potenzialità positive che i possibili rischi, e allinearsi di conseguenza può essere una strada percorribile per evolvere dentro ad un flusso che volenti o nolenti ci coinvolge già.

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Simone Rizzardi

Founder Musicoterapiaviva.it

Musicoterapista, Operatore e Consulente nel Benessere del suono.

Esperto di applicazioni della musica in contesti Clinici e di Crescita personale. Musicista

e appassionato della Valorizzazione dei Talenti delle persone - Scopri chi è Simone